Zona Franca in Valle d’Aosta. È fatta, ormai. Così come la cacciata di Boccia, il ministro nemico di ogni autonomia ed in particolare di quella valdostana. Impianti di risalita aperti, confinamento del questore che avrebbe voluto impedire il ritorno dei turisti nelle proprie case, in forse anche il ritorno dei buoni benzina alla faccia dell’Unione europea. Ed agevolazioni per il riscaldamento e l’energia elettrica.

Sono solo alcuni dei mirabolanti risultati ottenuti dal senatore Lanièce che ha votato a favore della fiducia al governo del lìder minimo e dei suoi dittatorelli dello Stato Libero di Bananas. D’altronde il partito di Lanièce, l’Union Valdôtaine, in Regione Valla d’Aosta è alleato proprio con il partito di Boccia. E pazienza se il governo degli Incapaci è impegnato a far la guerra ai valdostani (e non solo a loro). L’importante è governare, gestire le risorse. Se a rimetterci sono i sudditi della Vallée, pazienza.
Roma è lontana da Aosta e lo scambio di favori non coinvolge la Valle. Ancor meno alla Camera, dove la deputata valdostana Tripodi ha ampiamente dimostrato di non ricordarsi neppure dove è stata eletta perché, per lei, conta solo il lìder minimo. Quasi fosse una delle bimbe di Conte..