Dunque… secondo una, autorevole, Agenzia internazionale che valuta la qualità della vita nei diversi paesi meta del turismo, Roma, la nostra capitale, la città ove risiedo, sarebbe al primo posto.
Fermi! Nessuna euforia, nessun festeggiamento. Perché l’Urbe risulta sì prima, ma nella particolare classifica delle città più sporche al mondo. Che non mi sembra cosa molto gratificante. E non vale che in terza posizione si piazzi nientepopodimeno che la Grande Mela. New York. Mentre, per inciso, al secondo è Bangkok, che non mi risulta sia mai stata considerata il paradiso degli igienisti…
Sinceramente non so quali siano strumenti e parametri di questa autorevole agenzia con base a Londra – chissà perché, però, tutte le, “autorevoli” agenzie d’ogni tipo sempre lì stanno… mah, sarebbe da pensarci un poco sopra… – tuttavia che Roma versi in una situazione drammatica è sotto gli occhi di tutti…
Insomma, come dice il Boro di una delle mie classi
“Professo’, è zozza forte…”
Immondizie a montagne. Odori nauseabondi….e mosche. Soprattutto mosche, sciami di mosche, nugoli di mosche… Questa estate, qui, è stato un vero inferno. Non per le zanzare, quasi assenti, perché caldo troppo secco e senza piogge. Per le mosche che ti tormentavano lungo tutto il giorno. Ti venivano addosso, non ti lasciavano tregua né riposo. Per farla breve, ho compreso perché un antico nome del Diavolo fosse Baal Zebu, corrotto in Belzebù. Il Signore delle Mosche.
Certo, non ci sono solo le mosche. Insetti d’ogni tipo, che volano, che si arrampicano, che strisciano, che sciamano…però gli altri fastidio non mi danno. Mai provato forme di ribrezzo…anzi, il mondo degli insetti mi ha sempre affascinato. Colpa, forse, di Ernst Jünger. Il suo “Cacce sottili” è stato per me un libro fondamentale. Quanto, se non più delle sue opere maggiori. E più famose.
Comunque, qui, di scarabei clipeati non ne ho ancora mai visti…
Invece di topi, o meglio di ratti ne ho visti e ne vedo ad orde. Che vanno a fare la spesa tra le immondizie. E poi ritornano, tutti soddisfatti, nelle loro tane. Ovvero nella Roma di sotto. Che è il regno dei topi. Probabilmente molto più popoloso della Roma di sopra. Ove abitiamo noi. Abitiamo, ché dire viviamo, di questi tempi mi sembrerebbe davvero eccessivo…
Comunque, talvolta mi ritrovo a chiedermi se la saga di Lankhmar, – il ciclo fantasy dove i due eroi, il vikingo Faffhard e il sicario Gray Mouser, sovente scendono nel regno sotterraneo dei topi – non sia, in fondo, proprio ispirato a Roma. A questa Roma, intendo….
Certo, qui è pieno anche di cornacchie grige. Che sono predatori. Ma troppo piccole per interessarsi ai ratti. Si accontentano dell’abbondanza di insetti. Quanto ai colombi, anch’essi numerosi, con i sorci convivono benissimo. Si spartiscono fraternamente le immondizie. In fondo, sono le pantegane dell’aria, come si dice dalle mie parti.
Insomma, i topi proliferano indisturbati, senza predatori. Certo, ogni tanto arriva qualche gabbiano a far spesa tra gli immondezzai. E magari pensa di variare la dieta con un sorcio prelibato. Ma è poca roba…
Poi ci sono i cinghiali. Io abito non lontanissimo da uno dei parchi naturali che circondano la città. Che di verde ne avrebbe, e molto. Altro che Londra e New York… il problema, naturalmente, è che viene lasciato allo stato selvaggio… forse non un gran male, ma questo è altro discorso…
Comunque, da un bel po’ i simpatici cinghiali hanno preso l’abitudine di farsi un giretto per le vie del quartiere. Gironzolando tutti allegri, e degustando, da veri intenditori gli avanzi delle migliori trattorie della zona… a quanto sembra apprezzano particolarmente i resti di amatriciana e di pajata…
Certo, ogni tanto uno insegue qualche passante che magari è sceso per gettare un sacchetto di immondizia… e a questo gli prende, come si dice, lo sturbo… ma che volete farci, cinghiali sono. Mica agnellini.
Anzi, qualche giorno fa, un grosso maschio è arrivato qui vicino. Si è intrippato ai cassonetti di una, ottima, trattoria. E poi si è steso su una vicina aiuola per un urgente e rigenerante pisolino… Guardato con malcelata cupidigia da un mio amico appassionato di caccia…
Dunque, Roma è sporca, dicono questi esperti inglesi. E allora, come consiglio per la prossima Amministrazione – che, qualunque sarà, non risolverà il problema nonostante tutte le promesse di queste ore – perché non lanciarla a livello internazionale come un gigantesco…. Zoo? Dove insetti, uccelli, ratti, cinghiali vivono felici. Insieme a strani bipedi mascherati che, però, sono i meno socievole. Si aggirano con molta cautela e, per lo più, evitano come la peste i loro simili….